L'autore del libro sul Bilderberg, il gruppo oligarchico
finanziario di cui fa parte il prof, svela i piani del clan: "Hanno deciso
di sacrificare la Spagna"
Roma - «Monti? È Goldman Sachs » risponde in automatico Daniel
Estulin, scrittore-investigatore russo (ma vive in Spagna) che col suo Il Club
Bilderbergla storia segreta dei padroni del mondo si candida alla palma di
maggior cospirazionista del pianeta.
Se è un folle, le sue follie interessano parecchia gente: più di
tre milioni di copie vendute in 81 paesi e 50 lingue diverse. Intervistarlo
equivale ad entrare in un thriller ( ne stanno facendo un film) che ha per
protagonisti banchieri, squali della finanza, magnati dell’industria, politici,
lobby e logge segrete. Dentro questo plot, c’è pure Mario Monti, membro delle
annuali riunioni del Bilderberg: «Monti è la perfetta esemplificazione del
concetto di Compagnia unica mondiale (One World company Ltd, ndr) teorizzata da
Lehman Brothers per il vertice Bilderberg del 1968».
E che sarebbe?
«L’idea che gli Stati nazione siano superati, e che la grande
finanza, che già controlla l’industria attraverso le banche, debba prendere il
posto delle nazioni. È quel che è successo».
E il nostro premier Monti?
«È il custode degli interessi dell’oligarchia finanziaria, non
eletto da nessuno».
Lei è un complottista.
«Il gruppo Bilderberg non è una teoria cospirazionista, non è
una società segreta. È una realtà, lo strumento con cui le oligarchie
finanziarie, le élite di Usa e Europa, riescono a imporre le loro politiche ai
governi».
Il gruppo Bilderberg si è riunito due settimane
fa in Virginia: cos’avrebbero deciso?
«Hanno discusso del problema Russia, o meglio di Putin, che sta
diventando un grande inconveniente per loro. Un membro europeo del Bilderberg
ha ammesso che “Putin è di gran lunga il più formidabile avversario per i
nostri piani”».
Perché?
«Bilderberg è particolarmente preoccupato per il gasdotto South
Stream, che potrebbe risultare vincente rispetto a quello Ue Usa “Nabucco”. Ma
la maggiore preoccupazione è il tentativo di Putin di integrare l’Asia in un
blocco sotto la sua leadership , e poi l’intesa con l’Iran. Insieme
controllerebbero il 50% del gas mondiale. Perciò il Bilderberg continua a
finanziare il “Fronte civile unito” di Kasparov contro Putin».
Hanno parlato anche della crisi in Europa.
«Hanno deciso che la Spagna verrà sacrificata sull’altare della
finanza. Il sistema bancario spagnolo è al collasso, la Santander ha un debito
di 800 miliardi, e il Bilderberg lo sa. Il prestito di 100 miliardi è il primo
passo verso la piena proprietà del Paese da parte della finanza mondiale. La
Spagna non esiste più».
E l’Italia sì?
«L’Italia non è la Spagna, non ha bolle immobiliari, ha poco
debito privato e ha un sistema creditizio solido, con 750 anni di storia. E
soprattutto alcune delle sue grandi imprese formano una parte importante del
Bilderberg Group».
Secondo le sue fonti avrebbero deciso le sorti
del dollaro.
«Una delle principali conclusioni del meeting 2012 è che gli Usa
dovranno svalutare il dollaro rispetto allo yuan per ridurre il debito degli
Usa».
Ma almeno lei ha capito cosa ci facesse Lilli
Gruber al Bilderberg?
«È una giornalista con molte entrature tra la “ money people ”.
E lavorando in una tv importante ha accesso a un larga audience . E questo
interessa il Bilderberg»
..
Nessun commento:
Posta un commento