Padre padrone
Come si può
consigliare all'elettorato di destra di votare Pd?
Solo la paura di
perdere il posto da dittatore
diffamando persone
serie come
Storace Maroni Meloni e Crosetto?
Non è moderato ma
torrido.
IL COMPLOTTO
Piano piano tutto
viene a galla.
L'aumm aumm tra
Bersani e Berlusconi
per eleggere
Monti Senatore a vita prima
e Presidente del
Consiglio dopo.
Berlusconi è
rientrato in politica solo
quando ha visto che
eventuali primarie
potevano mettere in
gioco la sua dittatura
nel Pdl. Dall'altra parte Bersani
ha stabilito regole
per impedire Renzi.
Ora il trio sciagura
d'Italia si esibisce
nel teatrino delle
critiche reciproche e
nella diffamazione
dei piccoli partiti.
Ma il Monti-bis , è
già deciso.
La casta non si
tocca.
Guastiamogli la
festa!
Vi piace un partito?
Votatelo!
Non lasciatevi influenzare
(manipolare)
dai sondaggi !
Meglio votare,
(anche rischiando un
salto nel buio),
nuove
coalizioni o piccoli partiti
che ad occhi aperti
ridare il proprio
voto a chi ha portato
l'Italia al fallimento economico,
Etico e morale!
Stefano Tamburini
http://saragio.blogspot.it/2013/02/futuro-italia.html
A parte l'ultima
bravata dell' imu
che lui stesso ha
votato vedi http://saragio.blogspot.it/2013/02/imu_4.html#links
Berlusconi mantiene
le promesse!
Sono le solite del
2008!
La maggioranza 'bulgara':
344 seggi su 630 alla Camera e 172 su 315 al Senato.
Il lodo
Alfano è passato come un lampo. Altre riforme?
Restituire agli italiani l'Imu sulla prima casa: l'ultima
mirabolante promessa del Cavaliere.
Fatti due conti, se il gettito 2012 è stato pari a quattro miliardi, Berlusconi dovrà trovarne subito almeno il doppio (rimborso dello scorso anno e mancato gettito 2013) qualora tornasse a Palazzo Chigi.
Fatti due conti, se il gettito 2012 è stato pari a quattro miliardi, Berlusconi dovrà trovarne subito almeno il doppio (rimborso dello scorso anno e mancato gettito 2013) qualora tornasse a Palazzo Chigi.
Non è nuovo a questo genere di promesse. In rari casi rispettate (come
nel caso dell'abolizione dell'Ici) in svariati altri no. Ma, a ben vedere, le
promesse del Berlusconi 2013 assomigliano tanto, ma tanto, a quelle del 2008.
Mettiamo a confronto cinque punti fondamentali dei due programmi.
2008: Graduale e progressiva abolizione
dell'Irap. 2013: Ancora oggi è
tornato sull'argomento e pochi giorni fa assicurava: "In cinque anni
aboliremo l'Irap".
2008: Graduale e progressiva introduzione del
Quoziente familiare. 2013: Da
un'Ansa del 31 gennaio. Berlusconi: "Quattro miliardi per il quoziente
familiare".
2008: Rimborsi Iva in tempo commerciale,
massimo 90 giorni. 2013: A Milano
Berlusconi ha citato il problema dei pagamenti della P.A. alle imprese,
assicurando che il suo governo li imporrà entro 30, massimo 60 giorni.
2008: Graduale e progressivo abbassamento
della pressione fiscale sotto il 40%. 2013:
Nei tre anni e mezzo di governo Berlusconi (2008-2011) la pressione fiscale è
rimasta stabilmente tra il 42,5 e il 43%. In questa campagna elettorale
l'argomento pressione fiscale è uno dei più battuti dal Cavaliere.
2008: Limitazione dell'uso
delle intercettazioni telefoniche e ambientali al contrasto dei reati
più gravi; divieto della diffusione e della pubblicazione
delle intercettazioni telefoniche ed ambientali, con pesanti sanzioni
a carico di tutti coloro che concorrono alla diffusione e pubblicazione.
Riforma della normativa anche costituzionale in tema di
responsabilità penale, civile e disciplinare dei magistrati, al fine di
aumentare le garanzie per i cittadini.
2013: Questo è "il" tormentone di
tutte le campagne elettorali.
In genere
quando qualcuno gli chiede il perché di certe promesse non mantenute,
Berlusconi risponde che è stato frenato dagli alleati, che è colpa dei 'pochi
poteri' a sua disposizione. Ma nel 2008, appena tornato al governo, il lodo
Alfano venne approvato in un battito di ciglia. E non dimentichiamo che dalle
Elezioni di quell'anno uscì fuori una maggioranza 'bulgara': 344 seggi su 630
alla Camera e 172 su 315 al Senato. Fini lo ha 'mollato' solo nel dicembre
2010, dopo due anni e mezzo di governo.
Oppure,
altra scusa in genere utilizzata dal Cavaliere, è colpa della 'situazione
internazionale'. Nel 2001 fu l'11 settembre, cinque anni fa il tracollo di
Lehmann Brothers. Ma oggi non si può dire che la situazione sia più rosea e le
promesse sono sempre le stesse. Almeno fino al 26 febbraio.
(Di Claudio Forleo )
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