Poichè mi sono occupato tutta la vita di movimenti collettivi sono rimasto e sono tutt’ora stupito della leggerezza e superficialità con con la stampa ma anche i nostri scienziati politici hanno affrontato il movimento cinque stelle di Grillo.
Lo hanno classificato come “movimento di protesta” l’espressione della collera della gente per l’inefficienza o la corruzione della classe politica, una sorta di chiassata destinata a finire quando i politici faranno certe riforme o certe leggi indispensabili. Ma questo può essere stato l’atteggiamento degli elettori. Il movimento collettivo è qualcosa di più profondo e strutturato, esiste da anni, ha un cemento ideologico. Per far capire la differenza fra movimento ed elettori pensiamo a quanto è successo in Germania dopo la crisi del 1929. C’era disoccupazione, miseria, la gente voleva pace, lavoro e benessere ed ha votato per Hitler che glieli prometteva attaccando in modo feroce tanto la destra quanto la sinistra. Però Il movimento nazionalsocialista esisteva da tempo, aveva una ideologia e un programma che Hitler aveva addirittura scritto nel suo libro Mein Kampf. Ma la gente non aveva letto questo libro, non aveva guardato l’ideologia, aveva votato per punire gli altri politici e perchè voleva il benessere. Ma giunto al potere Hitler ha applicato il suo programma. Ebbene anche il movimento a cinque stelle di Grillo ha una ideologia che prevede la distruzione della democrazia parlamentare, la eliminazione dei partiti, dei sindacati mettendo al loro posto la democrazia diretta. È il vecchio programma dell’ anarchia solo che al posto del governo del popolo in piazza c’è il governo del popolo con il web: milioni di persone che si parlano col web, discutono e decidono tutto. La democrazia delle masse. Se si pensa come è difficile mettere d’accordo la gente di un condominio, immaginate cosa vuol dire governare mettendo ogni volta in gioco sessanta milioni di persone. Alla fine deciderebbero tutto quei pochi che gestiscono il web, che controllano le domande e hanno in mano il governo. Sarebbe una dittatura, anzi un totalitarismo perchè non ci sono organi di controllo. D’altra parte già adesso il movimento ha un carattere totalitario, perchè decide tutto solo Beppe Grillo. E come fa col movimento farebbe col paese. Non fa mistero di volere per se il 100% del potere, il potere totale. Sarebbe il nostro capo onnipotente , il nostro grande fratello. Ma la nostra stampa, i nostri politici non lo prendono sul serio, non hanno capito chi è, cosa vuol realizzare, non ci credono, pensano che scherzi e continuano a litigare fra di loro come fecero nel 1922 liberali, socialisti e popolari quando avanzavano i fascisti di Mussolini.