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lunedì 14 gennaio 2013

للأصدقاء العرب





BERLUSCONI: PER LA LIBIA NON SI E’ TRATTATO DI “PRIMAVERA”, GHEDDAFI ERA AMATO DAL SUO POPOLO


Le dichiarazioni di Silvio Berlusconi sulla Libia possono apparire sconcertanti però confermano che fu la Francia e soprattutto il presidente Sarkozy a scatenare la guerra in Libia.
Berlusconi ha spiegato: “Non era primavera araba, non era una rivoluzione della gente, Gheddafi era amato dal suo popolo”, perché, pur in assenza di libertà, i libici avevano il pane e la casa gratis. E’ stata ”una decisione del governo francese di andare a intromettersi in una disputa interna, fatta passare come una rivoluzione”. “Sarkozy ce l’aveva con me, ha aggiunto, perché, quando andò in Libia, dopo aver visto tutti quei grandi manifesti trenta metri per quindici, con Gheddafi che mi abbracciava e diceva ‘il giorno della vendetta trasformato nel giorno dell’amicizia’, è tornato a casa e ha detto ai suoi: l’Italia, Berlusconi ci ha fregato tutto il gas e il petrolio libico”.
Queste dichiarazioni confermano alcuni rapporti di intelligence diffusi negli ultimi mesi ed anche le dichiarazioni di fonti vicine all’ex presidente francese che spiegano che Sarkozy aveva ricevuto soldi per la sua campagna elettorale da Gheddafi e decise di eliminarlo perchè “sapeva troppo su di lui”.
Secondo alcuni resoconti furono proprio le forze speciali francesi ad assassinare Muammar Gheddafi.




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